Condizione sospensiva: cos’è e cosa significa?

Quando e come si applica la condizione sospensiva del mutuo in compravendita

Chi deve acquistare una casa, o ha comunque vissuto questo passo importante in passato, sa che una volta che si procede con la trattativa, si entra nella fase di acquisto della casa. Chi, tuttavia, non ha il capitale per acquistarla e deve ricorrere all’apertura di un mutuo tramite un istituto di credito, potrebbe avere difficoltà in questa fase.

Proprio per questo motivo, è stata introdotta la condizione sospensiva con la sentenza della Corte di Cassazione n. 22046 dell’11 settembre 2018. Ciò significa che, un soggetto acquirente, potrà fare un preliminare di vendita in tutta sicurezza, senza dover procedere necessariamente all’acquisto nel caso gli venga negata l’apertura del mutuo.

Senza questa clausola, infatti, l’acquirente sarebbe costretto a procedere con l’acquisto, pur non avendo i mezzi per farlo. Una volta che il preliminare viene firmato da entrambe le parti, infatti, funge da vero e proprio contratto che vincola i due soggetti.

È sempre bene verificare la propria capacità di acquisto e finanziaria prima di sottoscrivere il preliminare di compravendita, tuttavia, con questa clausola, è possibile rinunciare all’acquisto se non si ha l’effettiva capacità finanziaria e non si riesce ad aprire un mutuo con nessuna finanziaria. L’acquirente, inoltre, avrà più tempo per cercare una condizione di mutuo vantaggiosa, avendo il contratto preliminare di acquisto una scadenza di un mese o di sessanta giorni.

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    Una volta individuato l’immobile di proprio interesse, il potenziale acquirente può bloccare l’immobile per un tempo determinato, e cercare una soluzione vantaggiosa presso l’istituto finanziario preferito. La clausola sospensiva si imposta nel caso in cui non venga erogato il mutuo.

    Decorsa la data di scadenza fissata dalle parti all’interno del contratto preliminare, se non viene comunicato nulla da entrambi i soggetti, verrà perfezionato il contratto che diventa pienamente efficace. La clausola di condizione sospensiva, affinché sia valida, deve essere espressamente descritta all’interno del contratto preliminare.

    La condizione sospensiva viene utilizzata sia nella compravendita, sia nei contratti di locazione. Questa clausola, infatti, non si riferisce soltanto al mutuo, ma anche ad eventuali preventivi di ristrutturazione e simili. La condizione, infatti, comporta il verificarsi di una data ipotesi che permette di fatto al potenziale acquirente di finalizzare l’acquisto.

    Che cos’è la condizione sospensiva?

    La condizione sospensiva per il mutuo è una clausola che viene inserita in un preliminare di vendita di un immobile, in cui l’acquirente dichiara che procederà con l’acquisto solo ed esclusivamente se otterrà il capitale in prestito dalla banca per acquistare tale immobile.

    La clausola viene inserita nel contratto preliminare di compravendita, subito dopo che il potenziale acquirente ha individuato l’immobile e vuole valutare se la sua capacità finanziaria gli permetterà di aprire un mutuo per l’acquisto dell’immobile.Condizione sospensiva

    La clausola è disciplinata dalla sentenza n. 22046 del 2018 della Corte di Cassazione, con la quale viene riconosciuta la condizione sospensiva per il mutuo.

    Si prevede che con la condizione sospensiva, il contratto preliminare di acquisto perda di efficacia nel caso in cui la banca non eroghi di fatto il mutuo, e quindi, il soggetto non acquisisce la capacità di acquisto dell’immobile.

    In fase di preliminare d’acquisto, il potenziale acquirente deve versare una caparra confirmatoria. Questa, non può essere versata sul conto del venditore proprio perché il contratto non ha acquisito ancora la sua efficacia a causa della clausola di sospensione per mutuo.

    Pertanto, nel caso in cui questo si tiri indietro per mancata accettazione della richiesta di mutuo da parte della banca o dell’istituto finanziario, la caparra dovrà essere restituita all’acquirente.

    L’acquirente non è obbligato a proseguire con il rogito, e l’immobile individuato torna ad essere svincolato, e libero di essere reimmesso sul mercato.

    È consigliabile, comunque, di richiedere una predelibera del mutuo prima di firmare il preliminare di compravendita, in modo da conoscere le proprie capacità finanziarie.