Ipoteca volontaria: che cos’è? Costi, iscrizione e cancellazione su immobile

Informazioni e guida all’ipoteca volontaria sull’immobile

Per farsi una prima idea su cosa si intende per ipoteca volontaria partiamo da un esempio molto pratico. Se presti dei soldi, ti aspetti che la persona a cui li hai dati restituisca poi la somma. Allo stesso modo fa una banca quando concede un prestito o un finanziamento.

Trattandosi, in questo da caso, di importi sostanziosi, la banca ha bisogno di tutelarsi e per questo richiede al debitore tutta una serie di garanzie, tra cui l’iscrizione di un’ipoteca sull’immobile acquistato o uno di proprietà del debitore o di un terzo garante.

Vi sono anche ipotesi in cui è lo stesso debitore, in accordo con l’altra parte, per garantirsi e garantire la banca, offre al creditore l’ipoteca della propria casa o del proprio immobile. Questa soluzione prende il nome di ipoteca volontaria e costituirà l’oggetto di questo approfondimento, in cui cercheremo di capire cos’è, come si inscrive o si cancella e i relativi costi.

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    Ipoteca volontaria: che cos’è?

    L’ipoteca è, in generale, un diritto reale di garanzia, ossia una forma di tutela che un creditore richiede a garanzia a fronte dell’eventualità di insolvenza da parte di un debitore.Ipoteca volontaria

    Essa riguarda quasi sempre un bene immobile e, specie nei casi mutuo ipotecario, viene solitamente iscritta sul bene immobile per l’acquisto del quale il debitore ha richiesto il prestito.

    Come espresso all’art. 2808 del Codice Civile questa può essere di tre tipi:

    • Legale: è quella che richiede il venditore al fine di ottenere una garanzia nel pagamento da parte del compratore. Si tratta, tuttavia, di un tipo molto raro di ipoteca;
    • Giudiziale: è quella ordinata dal giudice a seguito della richiesta avanzata dal creditore che, per esigere un credito, ha dovuto ricorrere a misure esecutive contro il debitore inadempiente.

    C’è poi l’ipoteca volontaria, quella che maggiormente ci interessa. Come si evince dal termine essa è iscritta dal debitore su un proprio bene immobile di sua spontanea volontà. Il creditore, in questo modo, vanta il diritto di rivalersi sul bene nell’ipotesi in cui il debitore non dovesse ottemperare al suo obbligo.

    Come ogni tipologia di ipoteca, anche quella volontaria, ai fini della validità giuridica, deve essere iscritta nei pubblici registri mediante atto pubblico redatto e firmato alla presenza di un notaio.

    Il fatto che il creditore abbia il diritto di rivalersi sul bene non significa che, in caso di inadempienza del debitore, diventi proprietario dell’immobile ipotecato. La legge, infatti, dispone rientri del credito chiedendo al giudice di disporre una vendita forzata dell’immobile o del bene ipotecato.