Calcolatore leasing immobiliare: simulazione e calcolo rata online
Informazioni e simulazione per il calcolo del leasing immobiliare
Che si tratti di imprese o di privati, sono sempre più i soggetti che, negli ultimi tempi, ricorrono al leasing per l’acquisto di un immobile.
Si tratta di una tipologia contrattuale che per le sue caratteristiche, come vedremo, risulta essere più vantaggiosa rispetto al tradizionale contratto di acquisto o di mutuo, nonché a quello di locazione.
Trattandosi, per l’appunto, di un contratto, come tale risponde alla disciplina delle obbligazioni e, dunque, alla regola del do ut des che di fatto si sostanzia nella corresponsione di un canone da parte di un soggetto (c.d. utilizzatore) nei confronti di un altro (c.d. concedente). Questo canone non è sempre fissato sulla base della libera contrattazione tra le parti, ma è determinato per lo più da specifici parametri.
In questo articolo scopriremo come calcolare una rata di leasing immobiliare e quali sono gli strumenti di cui avvalersi per capire se può essere o meno una soluzione vantaggiosa per chi sta valutando di avvalersene per l’acquisto di un immobile.
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Che cos’è il leasing immobiliare?
Il contratto di leasing, altrimenti definito contratto di locazione finanziaria non è soggetto ad una vera e propria disciplina normativa. L’art. 17 della L. 183/76, infatti, si limita ad una generica definizione, indicando come leasing quelle operazioni di locazione di beni mobili e immobili costruiti o fatti costruire dal locatore su indicazione del conduttore, con possibilità per quest’ultimo di diventarne proprietario allo scadere del contratto, dietro versamento di un prezzo prestabilito.
In pratica, quando si stipula un contratto di leasing si verificano 3 passaggi:
- chi intende ricorrervi si rivolge ad una banca o ad una società di intermediazione;
- quest’ultima acquista il bene e lo concede in leasing all’utilizzatore;
- l’utilizzatore può usare il bene, ma non ne diventa proprietario fin quando non avrà versato tutte le rate stabilite e avrà riscattato il bene pagando un’ulteriore somma, data dalla differenza tra quanto già versato e il valore del bene. In alternativa può richiedere che venga rinnovato il contratto di leasing a canone notevolmente ridotto oppure restituire il bene.
Si tratta di una tipologia contrattuale molto utilizzata per l’acquisto di beni mobili (pensiamo ad esempio a quanti ricorrono al leasing per l’acquisto di un’auto). Meno nota, anche se molto ricorrente in questo ambito, è la sua applicazione al settore immobiliare, non solo per l’acquisto di impianti produttivi, ma anche per quello di immobili nuovi, usati, terminati o in via di costruzione da destinare ad uso abitativo, per i quali si segue una procedura analoga a quella sopra descritta.
Vantaggi del leasing immobiliare
Ma quali le caratteristiche che rendono il leasing una soluzione più vantaggiosa rispetto ai tradizionali contratti di acquisto (compreso il mutuo) o locazione?
- Le tempistiche, dal momento che per la richiesta di leasing occorrono tempi più brevi rispetto a quelli necessari per ottenere un mutuo;
- maggiori agevolazioni fiscali, dal momento che è possibile ammortizzare l’immobile acquistato in un periodo di tempo compreso tra gli 8 e i 9 anni, a differenza del mutuo che può prevedere un ammortamento anche trentennale;
- possibilità di dedurre i canoni se ammortizzati per almeno otto anni.
- una percentuale sull’anticipo stimata tra il 10% e il 30% o, in alternativa, un “Maxicanone”, finale comprensivo della somma che si sarebbe dovuta versare come anticipo (leasing senza anticipo, una novità introdotta di recente);
- leasing finanziabile fino al 100% del valore del bene
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