Cos’è l’usufrutto? Significato, definizione ed esempio

Usufrutto: cos’è e come funziona

Il significato dell’usufrutto va ricercato negli articoli 978 e seguenti del codice civile. Si tratta di un diritto reale di godimento e assicura all’usufruttuario, il diritto di poter utilizzare e di godere di un bene di proprietà altrui.

Di fatto, un bene soggetto a usufrutto ha un proprietario nella condizione di nuda proprietà. Ciò significa che il proprietario conserva la proprietà del bene ma non può utilizzarlo o goderne. Tutte le prerogative di utilizzo, infatti, sono attribuite all’usufruttuario che può trarre tutte le utilità che derivano dal bene.

Questo vuol dire che l’usufruttuario può scegliere come utilizzare il bene. Ad esempio può concederlo in comodato d’uso o affittarlo per ricevere un profitto. L’unica cosa che non può fare è cambiare la destinazione economica dell’immobile. Ciò vuol dire che se si tratta di un locale commerciale non può trasformarlo in appartamento abitativo.

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    Cos’è il diritto di usufrutto

    Al contrario di quello che si potrebbe pensare, il diritto di usufrutto è una pratica che esiste già dai tempi del diritto romano. Ma vediamo oggi come si presenta.

    Il diritto di usufrutto riguarda l’usufruttuario poiché è lui che ha la totale gestione del bene. Infatti, oltre che i guadagni deve anche occuparsi delle spese tra cui le imposte Irpef, Imu e Tari, ma anche le spese della manutenzione ordinaria.

    Tuttavia, il diritto d’usufrutto non dura per sempre. Difatti, secondo l’art. 979 del codice civile: la natura dell’usufrutto è temporanea e viene stabilita sottoscrivendo una specifica data di scadenza che non può in alcun modo andare oltre la durata della vita della persona interessata. L’accordo tra le parti, quindi, non può essere tramandato agli eredi dell’usufruttuario. Questo vale anche se la morte del soggetto avviene prima della scadenza. Invece, nel caso in cui l’usufrutto dovesse riguardare più persone, al momento della morte di una, il diritto passa automaticamente e totalmente all’altra.

    Per quanto riguarda l’oggetto dell’usufrutto, questo può essere un qualsiasi tipo di bene sia mobile che immobile tra cui anche i crediti e le aziende. Dal momento in cui nella maggior parte dei casi si tratta di beni non consumabili (perché il tutto deve essere restituito al proprietario dopo la scadenza), si può parlare di quasi-usufrutto nel caso i beni siano consumabili. In questo caso, al momento della restituzione si dovrà garantire lo stesso valore ricevuto.