Mutui irregolari e con tassi usurai: come riconoscerli ed evitarli?
Guida al mutuo irregolare, con accorgimenti delle Iene
Nel 2013 la popolare trasmissione Le Iene mandò in onda una serie di servizi riguardanti un fenomeno sempre esistito, ma che rimane molto spesso sommerso: quello dei mutui irregolari e con tassi usurari. Dell’indagine portata avanti dalla trasmissione ci occuperemo in seguito.
Per ora cerchiamo di capire cosa si intende per mutui irregolari e tassi usurari. Già il termine usura è evocativo di una situazione illecita, anche se non dobbiamo riferirci a questo termine nel senso in cui siamo soliti intenderlo.
Certamente, pensare che istituzioni reputate serie e affidabili come le banche possano incappare in reati di usura può lasciare perplessi. Eppure, è un fenomeno diffuso tra gli istituti di credito e in questo articolo analizzeremo il fenomeno tentando di fornire al lettore alcuni strumenti utili per poter procedere ad una prima verifica circa la possibilità di essere stato ‘’vittima’’ di illecito da parte della banca.
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Mutuo irregolare: quando si può definire tale?
Un mutuo, in via generale, è un contratto sulla base del quale una delle due parti, il richiedente, riceve in prestito una somma di denaro che si impegna a restituire al creditore.
Tuttavia, l’impegno non si limita alla restituzione della sola somma ricevuta, ma implica un ‘’costo’’ ulteriore per il servizio ricevuto, calcolato sotto forma di interessi, il cui tasso viene espresso in misura percentuale.
A queste si aggiungono, poi, tutta una serie di spese, quali:
- costi di istruttoria, ossia le spese che la banca affronta per gli accertamenti relativi alla situazione reddituale del richiedente;
- costi di perizia, ossia di verifica tecnica, ad esempio, di un immobile che si vuole acquistare e su cui la banca iscriverà probabilmente un’ipoteca;
- assicurazione, quale misura di tutela contro il rischio di mancato pagamento del finanziamento;
- costi per eventuale estinzione anticipata del mutuo;
- spese notarili;
- piano di ammortamento, ossia la scheda tecnica riportante la quota capitale e di interessi da restituire ad ogni rata;
- eventuali more, penali e altri oneri, esclusi bolle e imposte, che la Cassazione ha stabilito debbano essere conteggiate nel Taeg.
Tutte spese che si presentano man mano che la pratica di mutuo procede. Tutte queste e gli interessi sono inclusi nel Taeg (Tasso annuo effettivo globale), un parametro che, vedremo, è fondamentale per scoprire la presenza di eventuali irregolarità nel mutuo.
Quanto sinora esposto rientra nel quadro di un mutuo ‘’ordinario’’ o regolare che dir si voglia.
A questo punto, c’è da chiedersi: quando si definisce un mutuo irregolare? Ai sensi della legge 108/96, la cosiddetta Legge Antiusura, l’irregolarità si verifica quando, sommando tutti i costi di cui abbiamo parlato, al mutuo vengono applicati tassi di interesse spropositatamente alti, ossia eccedenti il tasso soglia fissato trimestralmente dalla Banca d’Italia e dal Ministero dell’Economia e Finanze. In questo caso si parla di tassi di interesse usurari.
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