Recupero crediti cosa possono pignorare? Tutto quello da sapere
Cosa possono pignorare con il recupero crediti e come?
Dal “Se non paghi ti veniamo a pignorare i mobili” al “Se non paghi finisci in carcere”, sono diverse le intimidazioni che un debitore insolvente si sente spesso rivolgere da parte di alcune società di recupero crediti. Alcune, non certo tutte, perché questa è una prassi che, per quanto diffusa, non può considerarsi legalmente corretta.
Al di là dei metodi poco ortodossi, c’è da chiedersi quanto ci sia di vero in queste affermazioni e se davvero una società di recupero crediti le possa porre in essere.
Cominciamo col dire che tra tutte le possibili intimidazioni avanzate solo quella che fa riferimento al pignoramento dei beni è praticamente attuabile, ma a date condizioni e, soprattutto, non sempre e non su tutti i beni del debitore.
In questo articolo cercheremo di capire cosa possono pignorare con il recupero crediti e nello specifico cosa sono queste società.
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Recupero crediti: cosa sono e come funzionano
Le società di recupero crediti sono soggette incaricate per conto di terzi della riscossione dei debiti rimasti insoluti a seguito di ripetuti solleciti o ben oltre il termine di scadenza per il saldo. Per terzi si devono intendere soggetti pubblici e privati, per i quali il ricorso alle società di credito è dovuto in primo luogo ai costi e alle difficoltà di gestione nelle operazioni di recupero dei crediti.
La costituzione di una società di credito è sottoposta a numerosi vincoli, fissati dall’art.115 del Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza, che riconosce ad avvocati professionisti e non avvocati autorizzati dalla questura la possibilità di aprirne una.
In qualità di agente di riscossione, e dunque di soggetto privato, la legge riconosce alle società di recupero crediti ampia libertà di azione che si concretizza in quattro modalità di intervento:
- l’invio di una diffida di pagamento;
- sollecitazione telefonica (spesso molto “aggressiva” e ripetuta) o visita al domicilio del debitore al fine di accordarsi in merito al pagamento del debito;
- suggerire al debitore di optare per un dilazionamento o rinegoziazione del debito;
- avvio di un procedimento giudiziale che può arrivare al pignoramento dei beni del debitore.
Su quest’ultimo punto è necessario soffermarsi e chiarire alcuni aspetti. Prima di procedere, però, è importante capire cosa legittima la società di recupero crediti a poter agire.
Come si è avuto modo di rilevare, essendo un soggetto privato che opera per conto di terzi, è evidente che alla base vi debba essere un’autorizzazione ad agire o meglio un mandato generale ad operare per conto del creditore; ma può verificarsi anche l’ipotesi che quest’ultimo trasferisca la titolarità del credito alla società mediante cessione del credito.
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