Tempo erogazione mutuo: tempistiche per delibera

Quanti giorni occorrono? Tempistiche per l’erogazione del mutuo

Che bello sarebbe trovare la casa dei propri sogni, recarsi in banca e vedersi erogare un mutuo in tempi brevissimi. La realtà purtroppo, soprattutto per quanto riguarda le tempistiche, è diversa e in questo articolo vi spieghiamo il perché.Tempo erogazione mutuo

La ‘’lentezza’’ degli istituti bancari nell’accordare un finanziamento, infatti, è frutto di una serie di passaggi a cui si vanno ad aggiungere fattori che ne possono prolungare i tempi, dovuti a regole interne alle banche stesse.

D’altronde, bisogna considerare che la banca si sta impegnando a concedere somme non proprio irrisorie ed è più che evidente che debba procedere a tutti gli accertamenti utili per tutelarsi.

Quali sono, dunque, questi passaggi e quali i tempi del loro espletamento prima di giungere all’erogazione di un mutuo? Procediamo con ordine a comprendere com’è composto il tempo di erogazione mutuo.

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    Tempistiche erogazione mutuo

    Una volta presentata richiesta alla banca si avvia, con la presentazione della documentazione richiesta l’iter che si conclude con l’erogazione del mutuo.

    Ma quanto tempo ci vuole?

    Di massima possiamo dire che tra fase di pre-approvazione e stipula del mutuo possono volerci all’incirca 30-120 giorni, tenendo anche conto delle diverse regole che ogni banca stabilisce.  Cerchiamo, dunque, di capire come procede la banca per la somma totale del tempo di erogazione del mutuo.

    La delibera reddituale: il parere di fattibilità

    Dopo aver ricevuto i documenti personali e la copia del compromesso (unitamente ad una planimetria dell’immobile con segnalate eventuali pertinenze), la banca esprime un primo ‘’verdetto’’, che tecnicamente si definisce parere di fattibilità: si tratta di una sorta di valutazione preventiva, con cui la banca si accerta dell’idoneità del richiedente ad accedere al credito. In questa fase la banca valuta in particolare:

    • il reddito del soggetto richiedente e del suo nucleo familiare;
    • il valore dell’immobile oggetto di mutuo;
    • la presenza di eventuali garanzie da parte di terzi;

    Se confermata l’idoneità dei requisiti, la banca procede quindi ad una pre-approvazione, aprendo così alla fase successiva

    Fase istruttoria

    A questo punto, la banca procede ad un’analisi più approfondita della situazione creditizia del richiedente. Nello specifico, deve accertarsi che il soggetto a cui concederà il credito possa fornire le giuste garanzie per rimborsare la somma che otterrà in prestito.

    I tempi di erogazione mutuo, qui, tenderanno ad allungarsi (all’incirca 2-3 settimane) considerando che, in questa fase, verranno coinvolti contestualmente anche un perito tecnico e un notaio. Procediamo con ordine.

    Per quanto riguarda la banca, questa verificherà nel dettaglio tutta la storia creditizia e la capacità di reddito del richiedente, per assicurarsi che non vi siano passate insolvenze e che il reddito possa essere sufficiente a garantire il pagamento delle rate del mutuo.

    Nel mentre si avvia anche la valutazione anche la situazione dell’immobile da parte di un perito nominato dall’istituto di credito che, accertata la regolarità dei documenti, procederà anche alla stima del valore effettivo dell’immobile che, a sua volta, determinerà quello del credito.

    Ma perché la banca richiede anche la valutazione di un perito?

    Essendo un mutuo di fatto un prestito, è ovvio che la banca necessiti di una garanzia e questa sarà data dall’immobile (a meno che a garantire non siano terzi). In caso di esito positivo della relazione tecnica del perito, quindi, la banca procederà ad iscrivere un’ipoteca sull’immobile.

    Il notaio, invece, è chiamato a redigere un atto in cui viene specificata l’assenza di vincoli di qualsiasi natura sull’immobile.

    Raccolta tutta questa documentazione, la banca avrà tutti gli elementi per emettere la delibera definita e procedere così all’erogazione del credito.